lunedì 20 febbraio 2017

L'intelligenza artificiale sviluppa l'olfatto


L'intelligenza artificiale impara a prevedere gli odori dalle molecole


L'intelligenza artificiale sviluppa anche il senso dell'olfatto. Per mezzo di algoritmi che analizzano la composizione chimica delle molecole, infatti, essi sono in grado di prevederne l'odore corrispondente.
La ricerca sta muovendo i suoi primi passi, ma potrebbe rappresentare una rivoluzione nel campo dell'industria alimentare e dei profumi, permettendo di progettare e realizzare odori e profumi su misura.

Per arrivare a questo strabiliante risultato, i ricercatori hanno creato un vasto archivio di dati sugli odori, realizzato grazie a 49 volontari, a cui è stato richiesto di annusare un'ampia gamma di molecole, descrivendone l'odore e l'intensità. L'archivio è stato in seguito pubblicato in rete e utilizzato come base per una sfida online tra i 22 gruppi di ricerca aderenti al progetto, con lo scopo di mettere a punto un metodo informatico in grado di prevedere le risposte delle persone a partire dalla struttura chimica delle molecole.

Ne è emerso che non tutti gli odori sono ugualmente facili da individuare: alcuni, come quelli di aglio e pesce, sono risultati decisamente più semplici da definire, mentre altri, come il fresco e l'acido, sono risultati più difficili da descrivere, probabilmente perché più soggettivi.

Benché ancora lontani dalla loro formulazione definitiva, i modelli elaborati fino a oggi costituiscono un importante progresso nella previsione degli odori e offrono nuove possibilità nella comprensione dei processi biologici legati all'olfatto, nonché a sperimentazioni industriali inedite.


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